focus_settimana

Dissesto finanziario degli enti locali

Natura vincolata della dichiarazione e limiti del sindacato giurisdizionale

La sentenza in esame (Consiglio di Stato, SEZ. V del 23/09/2025 n.7459) statuisce che, quando sussistono i presupposti previsti dal Testo Unico degli Enti Locali (TUEL), deve essere fatta la dichiarazione di dissesto, essa non è una scelta discrezionale, ma una determinazione vincolata e necessaria per l’ente. L’accertamento del dissesto da parte del giudice è limitato alla verifica del corretto esercizio del potere e all’accertamento dei presupposti di fatto, non alla valutazione delle scelte operative dell’amministrazione, come l’eliminazione di servizi non essenziali. 

Sommario:

  1. La Sentenza in esame

  2. Caratteristiche fondamentali della dichiarazione di dissesto, presupposti del dissesto e limiti del controllo giurisdizionale

  3. Riepilogo

1. La sentenza in esame

La sentenza del Consiglio di Stato (SEZ. V del 23/09/2025 n.7459) stabilisce che la dichiarazione di dissesto finanziario è obbligatoria e non discrezionale, qualora sussistano i presupposti di fatto previsti dalla legge (TUEL). Il controllo del giudice si limita alla verifica che tali presupposti siano stati correttamente accertati e che l’ente abbia agito correttamente, ma non può sindacare le scelte operative dell’amministrazione, come la decisione di eliminare servizi non essenziali, che rientrano nella discrezionalità amministrativa. 

Dichiarazione vincolata: Se i presupposti di fatto previsti dalla legge sono presenti, l’ente è obbligato a dichiarare il dissesto e non può scegliere diversamente.

Controllo giudiziario limitato: Il giudice non valuta la correttezza delle decisioni amministrative, ma si limita ad accertare se i presupposti del dissesto siano stati identificati e applicati correttamente.

Limiti del controllo: Il potere di controllo del giudice non si estende alla valutazione delle scelte operative dell’amministrazione, come ad esempio la decisione di tagliare i servizi non essenziali. 

Corre l’obbligo di ribadire che, la dichiarazione di dissesto è un atto obbligatorio e non discrezionale per un ente locale, che deve essere emessa se vengono riscontrati i presupposti di fatto stabiliti dalla legge (artt. 244 ss. del TUEL). Questo accade quando l’ente non è più in grado di garantire le funzioni e i servizi essenziali o di far fronte ai propri debiti liquidi ed esigibili. Il controllo giurisdizionale si limita a verificare la corretta applicazione della legge e la presenza dei presupposti di fatto, non entrando nel merito delle scelte discrezionali dell’amministrazione, come ad esempio i tagli ai servizi. 


2. Caratteristiche fondamentali della dichiarazione di dissesto, presupposti del dissesto e limiti del controllo giurisdizionale

Natura vincolata: l’amministrazione non ha facoltà di scelta; una volta accertati i presupposti di fatto, deve procedere con la dichiarazione.

Superamento del piano di riequilibrio: Il dissesto è una misura estrema, residuale, che interviene solitamente dopo l’impossibilità di attuare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale (previsto dall’art. 243-bis del TUEL).

La dichiarazione di dissesto degli enti locali è deliberata dal  Consiglio Comunale o Consiglio Provinciale. È un atto che diventa obbligatorio in seguito alla constatazione di uno squilibrio finanziario, come previsto dall’articolo 246 del TUEL. 

Chi delibera: Il consiglio dell’ente locale (Comune o Provincia) ha la competenza a dichiarare il dissesto finanziario.

Prerequisito: La decisione di dissesto è vincolata all’accertamento dello squilibrio finanziario, che viene segnalato dall’organo di revisione contabile dell’ente.

Procedura: Dopo la deliberazione del consiglio, il provvedimento viene trasmesso entro cinque giorni al Ministero dell’Interno e alla Procura regionale presso la Corte dei Conti competente.

Conseguenze: La dichiarazione di dissesto avvia una procedura straordinaria di liquidazione dei debiti e porta alla nomina di un Organo Straordinario di Liquidazione (OSL), che assume la gestione dell’ente.

Controllo giurisdizionale limitato: Il giudice verifica se i presupposti di legge sono stati correttamente identificati, ma non può sindacare le decisioni operative dell’ente, che rimangono di competenza della discrezionalità amministrativa.


3. Riepilogo

Un ente si trova in stato di dissesto finanziario quando l’incapacità di sostenere economicamente l’ente gli impedisce di svolgere le funzioni fondamentali e di erogare i servizi essenziali per la cittadinanza.  Lo stato di dissesto finanziario per un ente locale si verifica quando questo non è in grado di garantire le funzioni e i servizi essenziali, o quando non può far fronte a debiti liquidi ed esigibili di terzi con le modalità previste dalla legge, secondo l’art. 244 del TUEL.

In sintesi, è una condizione di grave crisi che compromette la normale operatività e la capacità di pagare gli impegni dell’ente. 

Hai bisogno di aiuto?

Lasciaci i tuoi dati, ti contatteremo al più presto!

Descrivi brevemente quello di cui hai bisogno.