Newsletter anno XIV, n. 6 - 5 novembre 2025

IN EVIDENZA

INTERVENTI DELL'ANAC

DELIBERAZIONI

PARERI DI PRECONTENZIOSO

  • Indicazione costi manodopera e sicurezza aziendale – Offerta anomala – Calcolo costo del lavoro – Valutazione offerta tecnica – Potere discrezionale Stazione appaltante – Limiti sindacato Autorità.

    Parere di precontenzioso n. 338 del 9 settembre 2025 - UPREC-PRE-0249-2025-S-PREC: Si riteneva che «L’impresa prima classificata doveva essere esclusa per incongruità dell’offerta e delle giustificazioni presentate in quanto sono state riscontrate le seguenti anomalie: Omessa inclusione sostanziale dei costi della sicurezza nel prezzo offerto. Carenza dei dati essenziali per la determinazione del costo del lavoro e sottostima del tasso di assenteismo, ridotto di oltre il 40% rispetto al valore ministeriale. Metodo di calcolo del costo orario errato, non conforme alle tabelle ministeriali e basato su voci arbitrarie e non verificabili……..invece… «La scrivente stazione appaltante, nell’esercizio del proprio potere tecnico discrezionale che caratterizza il giudizio di valutazione di congruità dell’offerta CONCLUDEVA che l’offerta pervenuta dall’aggiudicataria, complessivamente valutata, non solo appare congrua, affidabile ed economicamente sostenibile e non affetta da illogicità o irragionevolezza………

PARERI SULLA NORMATIVA

  • Richiesta di parere da parte della OMISSIS, comandante della polizia Locale di un piccolo comune, in merito ad un’ipotesi di conflitto di interessi (rif. Prot. Anac n. 114802 del 18/08/2025)

    Fascicolo ANAC n. 3428/2025: In riferimento alla richiesta di parere in oggetto – con la quale è stato chiesto all’Autorità di fornire chiarimenti in merito ad un’ipotesi di conflitto di interessi di un comandante della polizia Locale di un piccolo comune - si rappresenta quanto segue. Occorre premettere che la valutazione sulla complessa questione dell’esclusività della funzione di Comandante del corpo di Polizia negli enti locali non spetta a questa Autorità che può invece pronunciarsi, come anche sottolineato nel PNA 2019 (pag. 49-50), sui conflitti di interesse, in forma di ausilio all’operato dell’ente e in un’ottica preminentemente collaborativa. Giova ricordare che l’Autorità in più circostanze si è occupata di situazioni di conflitto di interessi riferite al comandante della polizia locale.

GIURISPRUDENZA

  • Avvalimento certificazione parità di genere; FAQ fuorvianti della stazione appaltante

    Consiglio di Stato, sez. V, del 26/8/2025 n. 7105: Bisogna considerare ammissibile alla certificazione di qualità l'avvalimento premiale per la certificazione della parità di genere, perché il nuovo Codice dei contratti pubblici (art. 104, d.lgs. 36/2023) ammette l'avvalimento anche per migliorare l'offerta, purché il contratto trasferisca effettivamente l'assetto organizzativo che ha portato alla certificazione (processi, risorse, personale, strumenti), andando oltre il semplice "prestito" del certificato e non essendoci specifici divieti normativi, come confermato dal Cons. St., VI, 18.6.2025, n. 5345. Più in dettaglio la sentenza evidenzia che l'avvalimento premiale per la parità di genere è da ritenersi un requisito assimilabile alle certificazioni di qualità ed è ovviamente concesso e/o consentito per la certificazione di parità di genere (art. 46-bis, d. lgs. 198/2006) in quanto appunto assimilabile ad un requisito di qualità.

  • Gravi illeciti professionali, pendenza di un procedimento penale per reati urbanistici

    Consiglio di Stato, sez. III, del 29/8/2025 n. 7143: La sentenza in esame statuisce che, in presenza di gravi illeciti professionali, in pendenza di un procedimento penale per reati urbanistici, si riscontra una rilevanza escludente solo nell’ambito di gare aventi a oggetto lavori o servizi di architettura e ingegneria. In virtù dell’articolo 98, comma 3, lettera h), n. 4, del codice, l’illecito professionale grave, suscettibile di costituire causa di esclusione non automatica ai sensi del precedente articolo 95, comma 1, lettera e), può desumersi anche dalla pendenza di un procedimento penale per “reati urbanistici di cui all’articolo 44, comma 1, lettere b) e c), del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, con riferimento agli affidamenti aventi ad oggetto lavori o servizi di architettura e ingegneria”

  • Accesso civico generalizzato e tutela segreti commerciali

    Consiglio di Stato, sez. V, del 4/9/2025 n. 7201: Con questa sentenza il Consiglio di Stato ha stabilito che il diritto di accesso civico generalizzato alla documentazione di gara (regolamentato dall’art.35 del D. Lgs. 36/2023), compresa l'offerta tecnica del concorrente aggiudicatario, non è assoluto ma deve essere bilanciato con gli interessi-limite di tutela dei segreti commerciali e industriali. L'amministrazione, a fronte di una motivata opposizione dell'offerente che dichiara la presenza di segreti tecnici o commerciali, può legittimamente negare l'accesso, anche se la procedura di gara è conclusa. Tale bilanciamento rientra nell'ambito della discrezionalità amministrativa e non è sindacabile dal giudice se non in casi di manifesta irragionevolezza. Il diritto di accesso civico generalizzato agli atti di gara, inclusa l'offerta tecnica dell'aggiudicatario, non è assoluto e deve essere bilanciato con la necessità di tutelare segreti commerciali e industriali.

  • Impugnazione atti di gara, va impugnato anche il provvedimento di aggiudicazione

    Consiglio di Stato, sez. III, del 8/9/2025 n. 7229: Con la presente sentenza la giurisprudenza amministrativa richiede che un concorrente che ha impugnato gli atti di una gara d'appalto precedenti all'aggiudicazione, debba anche impugnare il provvedimento di aggiudicazione, qualora questo intervenga durante il giudizio. L'omissione comporta l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza d'interesse, dato che l'aggiudicazione è l'atto finale e inoppugnabile che conferisce l'utilità al vincitore.
    Le Motivazioni dell'obbligo di impugnazione sono in primo luogo il carattere decisorio dell’aggiudicazione, ciò perché il provvedimento di aggiudicazione è considerato l’atto conclusivo, poi in secondo luogo vi è il carattere della lesività immediata per gli altri concorrenti, l’aggiudicazione infatti produce un atto lesivo verso gli altri concorrenti, escludendoli definitivamente dalla possibilità di ottenere il contratto. Per ottenere la tutela giuridica del proprio interesse, il concorrente deve impugnare l'atto che attribuisce l'oggetto del contratto, ossia l'aggiudicazione.

  • Obblighi dichiarativi - Pendenze giudiziarie

    Consiglio di Stato, sez. V, del 11/9/2025 n. 7282: Con la sentenza n. 7282 del 11.09.2025, la Quinta Sezione del Consiglio di Stato, ha pienamente condiviso l'argomentazione del Giudice di primo grado, ritenendo che l'omessa comunicazione di pendenze giudiziarie da parte di un operatore economico, come previsto dall'art. 98, comma 3, lett. b) del D.lgs. n. 36 del 2023, legittima l'esclusione anche quando le pendenze non rientrino nei casi di esclusione automatica (artt. 94-95). Tale omissione viola infatti i principi fondamentali del nuovo codice dei contratti, quali il principio del risultato (art. 1), il principio di buona fede (art. 5) e il principio della fiducia (art. 2). L'organo giudicante ha quindi confermato la legittimità dell'esclusione dell'operatore economico che non ha dichiarato le sue pendenze giudiziarie. L'esclusione è giustificata anche se le pendenze non rientrano nelle ipotesi di reato elencate negli artt. 94 e 95 del D.Lgs. 36/2023, che prevedono le cause di esclusione automatica o non automatica…….

  • Il grave illecito professionale: il Consiglio di Stato conferma l’ampia discrezionalità della p.a. nel giudizio di affidabilità

    Consiglio di Stato, Sez. V, del 17/9/2025 n. 7352: La sentenza si focalizza sulla nozione di grave illecito professionale (ex art. 95 e 98 del D.lgs. 36/2023), e conferma l’importanza della discrezionalità della Stazione Appaltante circa la valutazione sulla affidabilità di un operatore economico. Il provvedimento rigettava l’appello di una cooperativa esclusa da una gara di gestione asilo nido, e va ad evidenziare come, una serie di inadempimenti, anche se apparentemente irrilevanti, possano costituire un giudizio di inaffidabilità. La Stazione Appaltante aveva basato la sua decisione di esclusione, come accennato, su una serie di piccoli precedenti negativi dichiarati dall’O.E., di contro l’operatore economico, ha impugnato l’esclusione, sostenendo l’assoluta irrilevanza di tali episodi. Il Consiglio di Stato però, conferma la Sentenza di primo grado sostenendo innanzitutto che la somma è quella che fa il totale, ovvero, ai sensi dell’art. 101 della direttiva 2014/24/UE……….

  • Enti locali - Dissesto finanziario - Natura vincolata della dichiarazione e limiti del sindacato giurisdizionale

    Consiglio di Stato, sez. V, del 23/9/2025 n. 7459: La sentenza in esame ha statuito che la dichiarazione dello stato di dissesto finanziario, quando sussistono i presupposti previsti dal Testo Unico degli Enti Locali (TUEL), non è una scelta discrezionale, ma una determinazione vincolata e necessaria per l'ente. L'accertamento del dissesto da parte del giudice è limitato alla verifica del corretto esercizio del potere e all'accertamento dei presupposti di fatto, non alla valutazione delle scelte operative dell'amministrazione, come l'eliminazione di servizi non essenziali. La Natura della Dichiarazione di dissesto è vincolata, nel senso che in presenza dei presupposti di fatto fissati dalla legge (artt. 244 ss. del TUEL), la dichiarazione di dissesto è un atto doveroso per l'ente. Non è certamente discrezionale, non si tratta cioè di una libera scelta dell’ente, ma di un passaggio obbligatorio quando la situazione finanziaria raggiunge un certo livello di criticità…

  • Contratto di avvalimento - Verifica di anomalia

    Consiglio di Stato, sez. V, del 07/10/2025 n. 7819: Il procedimento di verifica dell'anomalia di un'offerta si basa su un giudizio complessivo e non su un'analisi "atomistica" di ogni singolo costo. La stazione appaltante può considerare valida un'offerta anche se presenta una sottostima in una voce di costo (come il prezzo unitario della manodopera), purché questa sia bilanciata da una sovrastima in un'altra voce (come le ore di manodopera), dimostrando la serietà complessiva dell'offerta. Le giustificazioni fornite servono a chiarire e specificare la serietà, non a modificare inammissibilmente l'offerta. L'obiettivo non è trovare errori puntuali, ma accertare che l'offerta, nel suo insieme, sia attendibile e sostenibile per l'esecuzione del contratto.

  • Contratti pubblici - Stipulazione del contratto

    Tar Calabria Catanzaro, sez. I, 13/10/2025 n. 1637: Ai sensi dell'articolo 18 del D.Lgs. 36/2023, i contratti pubblici devono essere stipulati in forma scritta a pena di nullità, escludendo quindi la possibilità di considerarli conclusi per fatti concludenti. La forma scritta, che può avvenire anche tramite forme semplificate come lo scambio di corrispondenza certificata, è un requisito "ad substantiam" (per la validità stessa del contratto). Pertanto, atti prodromici come la trasmissione della garanzia definitiva o una dichiarazione di disponibilità alla firma non bastano a vincolare contrattualmente le parti, ma attestano solo che sono state soddisfatte le condizioni per la stipula formale...

  • Divieto di commistione tra offerta tecnica ed economica

    Tar Calabria Catanzaro, sez. I, 15/10/2025 n. 1669: L'esclusione di un concorrente per aver inserito dati economici nell'offerta tecnica è illegittima se causata da un errore tecnico della piattaforma di gara, come un campo obbligatorio "valore offerto" nell'offerta tecnica. In questo caso, i principi di tutela del legittimo affidamento e buona fede prevalgono, poiché l'errore non è imputabile all'operatore ma all'amministrazione che ha predisposto la piattaforma. In linea di principio, è richiesta una netta separazione tra offerta tecnica e offerta economica per garantire la segretezza delle offerte e il corretto svolgimento della procedura, come stabilito dalla giurisprudenza in materia di appalti pubblici (es. sentenza 19 ottobre 2020, n. 6308 del Consiglio di Stato, citata in ANCE Brescia)…

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