Le White List nel Codice dei Contratti Pubblici: un approccio alla prevenzione della corruzione e alla regolarità degli appalti

Il cuore della disputa giuridica ruota attorno al concetto di “white list” e alla sua applicazione. Le “white list” sono elenchi di imprese che non sono soggette a tentativi di infiltrazione mafiosa e sono obbligatorie per la partecipazione a determinate gare pubbliche, specialmente in settori considerati sensibili dalla normativa nazionale, come previsto dalla legge 190/2012 e successive modifiche. Nel caso specifico, la giurisprudenza consolidata ha ribadito che il possesso dell’iscrizione alla white list è un requisito fondamentale per partecipare a gare pubbliche, in quanto riflette l’affidabilità e la moralità delle imprese concorrenti.

Subappalto, permane il silenzio-assenso sull’autorizzazione della S.A. nel Nuovo Codice.

Un argomento senz’altro interessante è senza dubbio quello inerente la verifica dei requisiti, nella fase esecutiva, sul subappaltatore, e il silenzio assenso circa l’autorizzazione della S.A..
Al contrario, in fase di gara, l’aggiudicazione viene disposta solo dopo aver effettuato positivamente il controllo dei requisiti sul vincitore.
L’art. 119 comma 4 del Dlgs 36/2023, prevede che << gli affidatari dei contratti di cui al codice possono affidare a terzi, in subappalto, le opere o i lavori, servizi o le forniture compresi nel contratto, previa autorizzazione della S.A.>> e rappresenta una “condicio sine qua non” circa la possibilità per gli appaltatori di far subentrare, nella fase esecutiva, un soggetto terzo ad eseguire le prestazioni ad hoc del contratto.

Il soccorso istruttorio per la comprova dei requisiti speciali

La sentenza in oggetto, pronunciata dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Bari il 19 febbraio 2025, si inserisce nel contesto delle controversie relative alla partecipazione alle gare pubbliche, in particolare quelle che riguardano la verifica dei requisiti professionali e la gestione della procedura di esclusione di un concorrente.

Sommario:
– Analisi della sentenza;
– Interpretazione del Requisito di capacità tecnica;
– Il Principio di Autoresponsabilità e il Soccorso Istruttorio;
– Conclusioni.

DGUE ambiguo: quando è possibile il soccorso istruttorio?

Il Tar Calabria – Catanzaro – sez. II, sentenza n.259 del 07/02/2025 ha affrontato una interessante questione riguardante l’ambiguità del DGUE e la possibilità di ricorrere al soccorso istruttorio ex art. 59 commi 1 e 3 del D LGS n.36/2023 (Nuovo Codice dei Contratti Pubblici).
Nel caso in questione, una S.A. aveva indetto una gara d’appalto finalizzata alla conclusione di un accordo quadro, ex art. 59 commi 1 e 3 del D LGS n.36/2023, al fine di un affidamento ad un solo operatore economico del servizio di assistenza tecnica-informatica e gestione condivisa delle aule didattiche, multimediali e informatiche, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Le garanzie negli appalti pubblici: una riflessione sul Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 36/2023)

Nel panorama degli appalti pubblici italiani, le garanzie rappresentano uno degli strumenti essenziali per garantire la serietà e l’affidabilità degli operatori economici, nonché per tutelare l’amministrazione appaltante da possibili inadempimenti. Il Codice dei contratti pubblici, introdotto dal Decreto Legislativo n. 36/2023, regola in modo articolato la questione delle garanzie, definendo le modalità di partecipazione alle gare e le condizioni per l’esecuzione corretta dei contratti. In particolare, gli articoli 53, 106 e 117 del suddetto Codice costituiscono i pilastri normativi che disciplinano le garanzie provvisorie e definitive, in un contesto in cui vengono considerati anche i diritti delle micro, piccole e medie imprese.

La rotazione degli appalti: caso di non applicazione secondo una recente sentenza del consiglio di stato

Nelle ipotesi in cui le Stazioni Appaltanti non pongano limiti al numero di partecipanti, l’O.E. uscente, in possesso dei requisiti richiesti non può essere escluso dalla gara.
Nel caso di una procedura aperta pertanto, in cui la Stazione Appaltante non pone limiti alla partecipazione dei concorrenti, la completa apertura al mercato è garanzia di “par condicio” e di concorrenza. Non vi è alcuna necessità di applicare il criterio di rotazione in favore del gestore uscente.

Le disposizioni integrative e correttive al Decreto Legislativo 31 marzo 2023, N. 36 e la qualificazione per la fase di esecuzione degli appalti pubblici.

La sentenza del TAR Milano n. 3592 del 10 dicembre 2024 offre un’importante riflessione in merito alla trasparenza e alla correttezza procedurale nelle gare d’appalto, evidenziando una violazione delle regole stabilite e una modifica illegittima dei criteri di selezione durante il processo di valutazione delle offerte. In particolare, la decisione si concentra su un caso in cui una stazione appaltante ha inaspettatamente introdotto una valutazione qualitativa non prevista, alterando le condizioni di gara già comunicate agli operatori economici.

Affidamento diretto, indagine di mercato e criteri di valutazione dell’offerta

La sentenza del TAR Milano n. 3592 del 10 dicembre 2024 offre un’importante riflessione in merito alla trasparenza e alla correttezza procedurale nelle gare d’appalto, evidenziando una violazione delle regole stabilite e una modifica illegittima dei criteri di selezione durante il processo di valutazione delle offerte. In particolare, la decisione si concentra su un caso in cui una stazione appaltante ha inaspettatamente introdotto una valutazione qualitativa non prevista, alterando le condizioni di gara già comunicate agli operatori economici.

Newsletter anno XIV, n. 1 – 3 febbraio 2025

Newsletter anno XIV, n. 1 – 3 febbraio 2025 IN EVIDENZA Trasparenza dei servizi pubblici locali di rilevanza economica INTERVENTI DELL’ANAC DELIBERAZIONI Qualificazione con riserva, per il settore lavori, servizi e forniture (Iscrizioni con riserva, ex art. 63, comma 13, D.lgs. 36/2023). Delibera n. 579 del 10 dicembre 2024 (Riferimenti normativi artt. 62-63 d.lgs.36/2023): Qualificazione […]

Dimostrazione della Responsabilità della S.A. Un caso esaminato dal Consiglio di Stato

Dimostrazione della Responsabilità della S.A., un caso esaminato dal Consiglio di Stato
La responsabilità della Stazione Appaltante, che discenda da una illegittima decisione di non aggiudicare l’appalto, deve essere dimostrata
Il Consiglio di Stato con la sentenza n. 10205 del 19/12/2024 ha statuito che la dimostrazione di una responsabilità della S.A. che discenda da una illegittima decisione di non procedere alla aggiudicazione dell’appalto deve necessariamente essere provata dal ricorrente, non è automatica.