Avvalimento per certificazione parità di genere – FAQ fuorvianti della stazione appaltante
Consiglio di Stato sez. V 26/8/2025 n. 7105: con tale sentenza è stato stabilito che bisogna considerare ammissibile alla certificazione di qualità l’avvalimento premiale per la certificazione della parità di genere, perché il nuovo Codice dei contratti pubblici (art. 104, d.lgs. 36/2023) ammette l’avvalimento anche per migliorare l’offerta, purché il contratto trasferisca effettivamente l’assetto organizzativo che ha portato alla certificazione (processi, risorse, personale, strumenti), andando oltre il semplice “prestito” del certificato e non essendoci specifici divieti normativi, come confermato dal Cons. St., VI, 18.6.2025, n. 5345.
Avvalimento: limiti e opportunità
Relativamente ad un appalto per l’affidamento di un servizio di raccolta rifiuti, una ditta concorrente era stata esclusa perché non aveva indicato l’offerta in termini percentuali, in contrasto con quanto previsto dalla lex specialis di gara, che statuiva, pena l’esclusione, l’indicazione del valore percentuale; l’operatore economico escluso, contestava il proprio provvedimento di esclusione, rilevando varie censure, tra cui la mancata attivazione del soccorso istruttorio, nonché la facoltà per la Stazione Appaltante di ricostruire l’effettiva volontà della concorrente attraverso l’offerta che era comunque stata espressa in valori numerici. Come potrà constatarsi, i giudici assumono una decisione molto restrittiva e formale.Sommario: – Osservazioni dei Giudici del TAR; – Le indicazioni della Giurisprudenza; – Inammissibilità del ricorso istruttorio nel caso “de quo”; – L’offerta in percentuale e conclusioni.